Star bene con gusto non è solo uno slogan buono per i pubblicitari. È una verità che difficilmente può essere messa in discussione. Chiariamoci: mangiar bene non vuol dire mangiare tanto, riempirsi fino all’estremo delle proprie possibilità umane, veder strabordare il piatto di grassi e carboidrati.
A volte anche una semplice insalata può rivelare le sue sorprese. Soprattutto se abbinata a un calice di buon vino. Dopodiché, con leggerezza, sarete pronti a far ripartire la vostra giornata senza il rischio di addormentarvi sulla scrivania dell’ufficio.
Certo: c’è insalata e insalata. Quella dove prevalgono gli ortaggi, quelle dove possiamo mettere il pesce, i formaggi, la carne bianca, oppure qualche crostino. A ogni insalata, ca va sans dire, è opportuno abbinare il proprio calice. Gustare un’insalata d’ortaggi con vicino un Amarone della Valpolicella, alcolico e tannico, non è forse la scelta migliore.
Cominciamo quindi a fare qualche distinguo: alle insalate dove a prevalere sono gli ortaggi, come carote, melanzane, zucchine – solo per citarne alcuni – sarà opportuno abbinare un vino fresco, sapido e leggero, che bilanci la tendenza dolce del piatto: un Sauvignon Blanc o un Vermentino toscano possono fare al caso nostro.
Passiamo ai formaggi: c’è chi sceglie, accanto alle verdure, di “strutturare” il piatto con qualche fetta di buon cacio. Nel caso di un prodotto bello sapido, come il pecorino, è consigliabile un bianco fruttato e delicato, ma al contempo di buona struttura, come il Dogajolo Bianco o un Riesling secco. Nel caso di formaggi più aromatici, come il Parmigiano, potete persino azzardare uno spumante Brut o un Extra-Dry.
Vi piace la carne e non riuscite a rinunciarvi, nemmeno all’interno dell’insalata? Un bel bianco strutturato saprà fare al caso vostro. Magari un Farnito Chardonnay, un suo “cugino” della Puglia o un Grillo siciliano, perfetti nel loro bilanciamento fra sapori e condimenti della carne bianca.
Se siete dei patiti di erbe aromatiche dovrete invece scegliere un vino altrettanto profumato, magari un aromatico alla Gewürztraminer o un Collio friulano, più secco ma altrettanto intenso. In questo caso potreste azzardare anche un rosso, ma senza farvi prendere la mano in quanto a corposità e struttura.
La vostra insalata, infine, è ricca di frutta? Siete degli amanti del melone, della pera, della mela, dell’albicocca? Scegliere un vino altrettanto fruttato, fresco e leggero, magari un Nero di Troia pugliese o un Grignolino piemontese. Tutto ciò che esalterà la freschezza del frutto, richiamandola nel calice.