Esistono abbinamenti gastronomici che sono eterni e immutabili. L’acquavite o la grappa con il cioccolato fondente, ad esempio. Da un lato un prodotto di grande alcolicità, ma allo stesso tempo floreale e morbido; dall’altro una pietanza dal sapore amaro e intenso. Un bilanciamento perfetto nella sua semplicità. D’altro canto esistono compagni di viaggio meno frequentati, ma non per questo più spiacevoli. Anzi. L’acquavite, nonostante il suo forte grado alcolico, è in realtà un prodotto molto versatile, che spazia dai classici abbinamenti dolciari e di pasticceria, ai salumi e ai formaggi. Certo, un abbinamento prolungato a tutto pasto sarebbe improponibile. Nessuno sarebbe in grado di sostenere un intero pranzo o un’intera cena abbinando l’acquavite a tutte le pietanze. Né, tanto meno, sarebbe auspicabile per la nostra salute dato l’elevato grado alcolico. Il consumo di acquavite è quindi centellinato, da meditazione: un momento della giornata, magari proprio a fine pasto, in cui concedersi un ulteriore momento di piacere. C’è chi a fine pasto preferisce i dolci; c’è, al contrario, chi preferisce “ripulire” la bocca continuando col salato. È a questi ultimi che ci rivogliamo, e ai sorprendenti abbinamenti che si possono tirar fuori con una fetta di salume e un bicchierino d’acquavite. Pensiamo, ad esempio, alla ‘nduja. Un salume particolarmente forte, intenso, piccante, che riempie tutto il palato con la sua carica grassa. Avremo quindi bisogno di un sorso altrettanto intenso, di buon grado alcolico, che ripulisca le papille dal senso di occlusione. Un ottimo motivo per provare l’acquavite Farnito da uve Sauvignon, morbida ed elegante, dai raffinati sentori floreali e dal piacevole retrogusto di miele. Assieme alla ‘nduja potremo provare altri salumi dal sapore altrettanto forte e dalla carica grassa pronunciata. Niente prosciutto crudo, quindi, la cui delicatezza sarebbe totalmente sovrastata dall’acquavite. Meglio un salame affumicato o una fetta di lardo di colonnata. Esperienze sorprendenti possono essere fatte anche con i formaggi. Niente di troppo fresco, dato che avremmo un completo sbilanciamento verso l’acquavite. Meglio privilegiare, in questo caso, formaggi a pasta dura di buona carica grassa, pastosi al gusto e intensi all’olfatto, che necessitano di un sorso bello carico e alcolico per scivolare via completamente dal palato.