Scopriamo i termini del vino, maturazione e affinamento, con La Fornace di Carpineto

Into the wine
di Giuseppe Petronio
Scopriamo i termini del vino, maturazione e affinamento, con La Fornace di Carpineto
Giuseppe Petronio

Giuseppe Petronio

Calabrese di origine e romano di adozione. Ingegnere ambientale per studio, amante del vino e sommelier per passione, comunico i sapori del vino e le emozioni che mi attraversano accompagnandole con fotografie e racconti.

Molto spesso si fa confusione tra i termini che vengono utilizzati nella descrizione dei nostri amati vini, parliamo in particolare di maturazione affinamento.

Facciamo un piccolo passo indietro: quando il mosto termina la fermentazione alcolica, con gli zuccheri che vengono trasformati in alcol ad opera dei lieviti, otteniamo di fatti il vino con i suoi aromi secondari caratteristici della post-fermentazione.

Da questo momento in poi per il vino si può parlare di maturazione, ovvero la fase che si innesta tra la fermentazione alcolica e il successivo imbottigliamento.

Perché si effettua la maturazione?

Tecnicamente il vino, a fine fermentazione, sarebbe pronto, tuttavia si potrebbero avere spiccate acidità o, soprattutto per i vini rossi importanti, tannini ancora poco maturi o troppo fitti, insomma si avrebbero alcune spigolosità che possono essere opportunamente smussate.

La maturazione consente di ottenere un prodotto più maturo ed equilibrato, con qualità organolettiche più gradevoli e apprezzabili e può avvenire facendo permanere il vino, per un tempo più o meno lungo, in contenitori di diversi materiali. Questi ultimi, senza entrare nello specifico delle azioni che compiono, sono principalmente composti in: acciaio, vetroresina, legno e terracotta.

Cosa si intende per affinamento?

È la fase dell’evoluzione successiva a quella precedentemente descritta e conclude la maturazione del vino, con un lento lavoro.

Essa inizia quindi dopo l’imbottigliamento. L’ambiente circostante gioca un ruolo fondamentale in questo processo, le bottiglie infatti vengono poste in un luogo scarsamente illuminato, a temperatura costante ed in posizione orizzontale, con un tasso di umidità idoneo. La posizione orizzontale consente al tappo di restare umido senza quindi far passare aria che, a contatto diretto con il vino, ne causerebbe l’eccessiva ossidazione.

Un grande esempio di gestione di tutte queste fasi è dimostrata dalla grande sapienza di Carpineto con l’Appodiato di Chianciano “La Fornace” I.G.T. Toscana 2009.

Composto al 100% da Cabernet Sauvignon, è il frutto di una stagione dal buon andamento che ha permesso di ottenere uve di ottima qualità, ideali per un lungo affinamento.

Vinificato nelle cantine aziendali di Chianciano in contenitori di acciaio inox termo-condizionati, in presenza di lieviti autoctoni, effettua una maturazione in botti di legno piccolo (barriques da 225 litri) per circa un anno, tale da dare la perfetta maturazione del vino. Successivamente a questa fase segue un lungo affinamento in bottiglia in un locale interrato, con le perfette condizioni ambientali, a temperatura naturale e costante, per oltre 45 mesi.

Ne deriva un vino dalle caratteristiche di eccellente maturità ed equilibrio, di grande eleganza, frutto dell’attenta evoluzione nel tempo. Rosso rubino impenetrabile di grande intensità, al naso regala sentori di frutti di bosco e mirtillo e note speziate di pepe nero e delicate di vaniglia. In bocca ha un corpo consistente, equilibrato ed armonico, ha un tannino finissimo ed una freschezza composta, molto elegante. Lungo sul finale fruttato, è un vino che ama raccontare il tempo e le sue caratteristiche di longevità.

Se cercate un vino di grande eleganza e adatto al lungo affinamento questo è il vino che fa al caso vostro!!

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