La via Francigena: un itinerario tra storia, religione e vino

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La via Francigena: un itinerario tra storia, religione e vino
Un sentiero pietroso conduce il cammino e lo sguardo verso una cinta muraria. Da lontano si scorgono i bastioni di un castello medievale in pietra. Tutto intorno boschi, faggeti, una collina che dirada verso la pianura col suo carico di vigne e olivi. Un piccolo paradiso in terra, raggiungibile da tutti con grande facilità. 

 

Siamo sulla via Francigena, antica strada di pellegrinaggio che, dalle lande nordeuropee conduce a Roma, presso il sepolcro di San Pietro. Un itinerario lunghissimo, che parte da Canterbury e arriva fino alla Capitale della cristianità, ammantato di fascino e leggende, ma anche di paesaggi meravigliosi e incantevoli. Calais, Reims, Besançon, Aosta, la Toscana, il Lazio del Nord: sono solo alcuni dei punti più suggestivi di questo percorso che fu descritto, per la prima volta, dall’arcivescovo di Canterbury, Sigerico, nel Decimo secolo. 

Scendendo dalla Francia, lungo la dorsale appenninica italiana, si raggiungono i paesaggi della Toscana, ricchi di vigne e uliveti. Dalla provincia di Lucca a quella di Siena i pellegrini si trovano a costeggiare le vigne che regalano alcuni dei vini più pregiati al mondo: il Chianti Classico, il Brunello di Montalcino, La Vernaccia di San Gimignano, solo per citarne alcuni. D’altra parte non è un caso che, all’interno della religione cristiana, il vino sia considerato da sempre elemento centrale del culto. 

Dalla Toscana si raggiunge poi l’alto Lazio, nella provincia di Viterbo, per poi scendere verso la Città Eterna e il sepolcro di Pietro. Da qui, secondo alcuni storiografi, la via continuava fino a raggiungere la Puglia (in questo caso il Gargano) per permettere ai pellegrini di salpare con le navi verso la Terrasanta

La quantità di persone che percorreva questa strada ha fatto sì che ovunque siano presenti segni di genti e culture diverse. La Francigena si è così imposta come uno degli itinerari non solo religiosi, ma culturali più noti e apprezzati al mondo.

Un cammino che può tutt’oggi essere percorso per intero – per i più avventurosi – o in piccola parte. Magari assaggiando qualcuna delle prelibatezze che il territorio sa regalare.

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