Da Montepulciano a Montalcino: in viaggio sulla strada del vino

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Da Montepulciano a Montalcino: in viaggio sulla strada del vino

Camminare tra la Val di Chiana e la Val d’Orcia significa attraversare una delle zone più armoniose al mondo. Armonia che si ritrova nei paesaggi, nelle file di cipressi, nei dolci declivi delle colline, fra i borghi che hanno fatto la storia di questa porzione a Sud della Toscana, facilmente raggiungibile con l’autostrada ma, allo stesso tempo, sospesa nel suo incanto al di fuori del tempo e dello spazio. 

Il percorso parte da Montepulciano, magari dalla Chiesa di San Biagio, ai piedi del borgo Rinascimentale. Progettata da Antonio da Sangallo il Vecchio, esempio mirabile di architettura Cinquecentesca, la Chiesa ci conduce fino ai margini dell’abitato, fin dove si distendono a perdita d’occhio i filari di uva Sangiovese che daranno vita a uno dei vini italiani più apprezzati al mondo: il vino Nobile di Montepulciano

Quella che va da Montepulciano a Montalcino, attraversando due tra le valli più suggestive che occhio umano possa ammirare, è infatti conosciuta come la strada del vino. Una stessa, identica uva, il Sangiovese, che attraverso i suoi diversi cloni, dal Prugnolo Gentile al Sangiovese Grosso, riesce a dare vita a due vini strutturati, corposi, armonici e semplicemente mirabili: il Nobile, già citato, e il Brunello di Montalcino

Percorrendo i suggestivi sentieri di campagna, il nostro occhio non potrà che essere attratto da una fila di cipressi che, sinuosamente, scende il declivio collinare. I tornanti di queste strade sono infatti circondati da questi alberi ad alto fusto, che disegnano – anche nel nostro immaginario – il paesaggio toscano, assieme alle vigne che lo costellano. 

L’arrivo a Montalcino, a più di 500 metri sul livello del mare, è un colpo d’occhio fra i più belli dei borghi toscani e italiani. Si comincia col Castello, una fortezza medievale che fu punto strategico di snodo fra la Repubblica di Siena e quella imperiale e Medicea di Firenze, durante la guerra che oppose le due fazioni. 

Montalcino, con le sue Pieve, le sue Chiese, il Palazzo dei Priori e le sue architetture civili, è una delle massime espressioni dell’architettura medievale italiana. A differenza di Montepulciano, dove è il Rinascimento a farla da padrona, con le sue piazze e le sue strade, qui sembra di essere davvero fermi al 1300, in una “bolla” spazio-temporale che ci permette di gustare appieno i profumi e i sapori del miglior vino di cui questa zona è espressione. Un calice di Brunello e poi di nuovo fra le viuzze del centro, ad assaporare le meraviglie di una parte d’italia che non smette di stupire

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