Cosa mette un winelover in valigia? Lo Spumante Brut Carpineto potrebbe proprio essere un’ottima idea.
Agosto e vacanze. Dopo un anno di lavoro finalmente arrivano le meritate ferie. Quest’anno più gradite che mai visto il periodo di lockdown e la chiusura forzata dentro le quattro mura di casa che ci hanno messo abbastanza a dura prova. Si ha voglia di evadere, partire, rilassarsi, cambiare aria.
Per molti quest’anno vacanze italiane alla scoperta del nostro Bel Paese, mare, montagna o città d’arte. Altri invece, laddove possibile, non rinunceranno ad una fantastica isoletta dell’estero o ad una capitale europea. Molti si dedicheranno all’enoturismo. Ognuno insomma con i suoi sogni, le sue mete, i suoi bagagli.
E i bagagli appunto sono sempre un tasto dolente delle partenze. Ovviamente le donne in questo non hanno rivali. Ogni anno, quando si parte per un viaggio estivo (ma in realtà sempre, a prescindere dalla stagione), la scelta di cosa mettere in valigia è ardua, e nel dubbio finisce sempre che ci si porta dietro mezza casa al suono dello stesso mantra: “non si sa mai”.
Per un winelover poi la scelta di cosa portare in valigia è doppiamente difficile perché, oltre ai vestiti e agli accessori, deve pensare anche ai vini. Sì perché pur partendo verso nuove destinazioni, e quindi avendo la curiosità e la possibilità di scoprire ed assaggiare i vini del luogo, c’è sempre quella bottiglia che ci si vuole portare in vacanza, simbolo magari del viaggio stesso alla quale non si vuole rinunciare sia pur soltanto per un brindisi appena arrivati sul posto, o per un aperitivo con gli amici, o una cena romantica.
Quest’anno io in valigia non ho dubbi: metterò ovviamente una bollicina. Nelle mie vacanze tutte italiane porterò con me lo Spumante Brut firmato Carpineto.
Produttori di spumante dal 1982 grazie alla realizzazione di un impianto, primo nella zona del Chianti Classico, Carpineto ha fatto di questa bolla un prodotto di punta della sua intera produzione vitivinicola.
Prodotto con il Metodo Martinotti, questo spumante nasce da una lenta e costante fermentazione a basse temperature controllate ad opera di un ceppo di lieviti prodotto dall’Azienda stessa, e dopo una lunga permanenza sulle fecce, che vengono messe periodicamente in sospensione con opportune agitazioni, resta in bottiglia ad affinare per un periodo di sei mesi in locali opportunamente condizionati.
Al calice si presenta di un bellissimo giallo paglierino brillante, con un perlage fine e persistente ed una spuma delicata ed evanescente. Il profumo è elegante e intrigante, fruttato con lievi accenni agrumati, e uno spiccato sentore di crosta di pane e nocciole. In bocca entra deciso con una struttura importante e raffinata. Risulta secco ed equilibrato dalla piacevole persistenza. Servito ad una temperatura di 6-10°C ben si abbina ad un aperitivo, ma anche a qualsivoglia pietanza a base di pesce e con i formaggi.
È uno spumante interessante che non vuole mettersi in competizione con altri perché è davvero particolare, prodotto in una zona solitamente vocati ai vini rossi, il Chianti Classico appunto. Dall’ottimo rapporto qualità prezzo è un compagno ideale per le giornate estive trascorse in totale relax, da soli o in compagnia. Quindi la mia scelta su quale vino porterò con me in vacanza non poteva che essere più consona e centrata.