Canaiolo: una breve guida

Tips
Canaiolo: una breve guida
Se conosci il Chianti, sai già qualcosa di questo vitigno da vino rosso, conosciuto anche come Canaiolo Nero o Uva Canina, tipico dell'Italia centrale e in particolare della Toscana. Utilizzato nella produzione del Chianti insieme al Sangiovese e al Colorino, il Canaiolo un tempo era tra i vitigni più famosi d'Italia, ma l’invasione della fillossera americana ha fortemente condizionato e dimezzato la sua diffusione nei vigneti. Ciononostante, quest’uva robusta è sopravvissuta e i produttori di vino ne adorano le qualità tanto che, per legge, essa deve essere una componente del Chianti sin da quando le temperature di fermentazione non erano ancora controllate dai macchinari. Era infatti in grado di fermentare senza andare a male, per questo veniva considerata un’uva affidabile e la sua leggenda vive ancora oggi. Può essere utilizzata anche per la produzione del Vino Nobile di Montepulciano. Cominci a farti un’idea di quanto sia importante questa uva? Il Canaiolo è noto per le sue capacità che lo rendono perfetto per i vini da invecchiamento. Caratteristiche del Canaiolo Questo vitigno italiano offre ai vini una certa morbidezza, note leggere di frutta e sfumature floreali; li rende di medio corpo e in alcuni casi leggermente tannici, ma solo raramente. Queste sono le caratteristiche tipiche del Chianti. Ne esiste anche una variante bianca, la sua controparte per il vino bianco, e viene coltivata in Toscana e nel Lazio e utilizzata in bianchi italiani molto famosi come il Grechetto e la Malvasia Bianca.

Premi invio per effettuare la ricerca e esc per annullare.