Riflessioni sul 2021 nel mondo del vino, degustando un grande Appodiato

Wine&People
di Giuseppe Petronio
Riflessioni sul 2021 nel mondo del vino, degustando un grande Appodiato
Giuseppe Petronio

Giuseppe Petronio

Calabrese di origine e romano di adozione. Ingegnere ambientale per studio, amante del vino e sommelier per passione, comunico i sapori del vino e le emozioni che mi attraversano accompagnandole con fotografie e racconti.

Finito il 2020, cosa aspettarci nel 2021 nel mondo del vino?

Tante sono le difficoltà attraversate nel 2020 su molti fronti, industria, economia, affetti, salute, viaggi e quant'altro sono stati colpiti dalla pandemia. Forse l'esempio che più descrive quest'anno funesto è la copertina del Times: su uno sfondo bianco campeggia un "2020" in nero a caratteri cubitali segnato da una croce rossa, con la scritta: "Il peggior anno di sempre".

Tante sono le fiere del vino che hanno subito gli effetti della pandemia, su tutti si possono portare gli esempi del Vinitaly, annullato nel 2020 e previsto per giugno del 2021 (anziché ad aprile), e del resiliente Merano Wine Festival che ha visto trasformare in corso d'opera l'edizione 2020 in evento fieristico svolto esclusivamente online e che prevede doppia data nel 2021 (marzo, in recupero del 2020 e, come di consueto, nel mese di Novembre). Io stesso da partner del Festival di Merano ho dovuto disdire albergo e viaggio che speravo di fare fino all'ultimo minuto.

Sul fronte dei consumi solo la grande distribuzione e l'e-commerce sono riusciti a sopportare la crisi che, invece, ha avuto effetti devastanti sui consumi nei ristoranti e nei bar.

I consumi casalinghi invece, per quella che è stata la chiusura forzata nelle nostre case, sono aumentati sia sul fronte dell’acquisto dei vini di alta qualità, per chi ha avuto la fortuna di poterselo permettere, sia nei consumi di alcolici in generale.

Io personalmente rientro in quelli che hanno avuto la fortuna e l'opportunità di bere bene a casa, grazie anche alla presenza di alcuni e-commerce di altissimo livello come quello di Carpineto, azienda che si è fatta trovare pronta e reattiva agli eventi che si sono verificati.

Proprio qui si ha la possibilità di trovare diversi grandi vini di razza, classici di Toscana ed etichette particolari, tra cui alcuni Cru, i cosiddetti Appodiati, provenienti da vigneti con caratteristiche d'eccellenza dedicati alla produzione di singoli vini in edizione limitata nelle sole migliori annate.

L'Appodiato di cui vi parlo in questo articolo è il Molin Vecchio, IGT Toscana del 2010. Proveniente dall'omonimo vigneto, ubicato nel comune di Montepulciano in provincia di Siena, è un blend di Sangiovese per l'80%, Syrah 10% e Cabernet Sauvignon 10%.

L'annata 2010 è caratterizzata da vini di ottima potenzialità per l’elevata concentrazione dei componenti nobili, robustezza, buona alcolicità, ottima componente polifenolica e acidità, regalandoci vini di grande longevità e tipicità.

Molin Vecchio viene vinificato in vasche di cemento di piccola capacità, in presenza di lieviti autoctoni, con continui rimescolamenti e arieggiamenti. Matura poi in barili di legno di rovere francese ed americano di piccola capacità per circa 12 mesi, imbottigliato senza trattamenti di alcun genere né filtrazioni e prodotto in sole 2000 bottiglie, permane in locale interrato a temperatura naturale e costante per oltre 45 mesi per arrivare sulle nostre tavole già con il giusto grado di evoluzione.

Nel calice si presenta nel suo colore carico ed intenso, un rosso rubino scuro ed impenetrabile. Sin da subito si esaltano note fruttate e note terziarie intense, passando dalle more e piccoli frutti di bosco al cioccolato fondente, al tabacco su uno sfondo di liquirizia e un balsamico ricordo di pasta di mandorle.

In bocca è di grande freschezza e conferma tutta l’intensità e il carattere, complesso ed elegante, è un grande vino che dimostra corpo e importanza. Lunga la persistenza finale, è grande il suo potenziale di invecchiamento.

Cosa aspettarci per il 2021? La mia sensazione è quella di un'annata di transizione, quasi sicuramente la prima metà sarà come l'anno appena trascorso ma con la luce ben accesa in fondo al tunnel. Sperando nella corretta organizzazione della campagna vaccinale potremo finalmente ritornare alla pianificazione delle nostre vite private, pensando di nuovo ai viaggi e al ritorno ad una vita sociale adeguata. Con pazienza tornerà la normalità, nel frattempo non smetteremo di bere grandi vini!

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