La magia del Natale con il CRU “St. Ercolano”

Wine&People
di Carla Benvenuto
La magia del Natale con il CRU “St. Ercolano”
Carla Benvenuto

Carla Benvenuto

Del 1988, romana con sangue 100% calabrese. Laureata in Comunicazione e studentessa FISAR. La scrittura e il vino sono le mie due più grandi passioni e non potevo far altro che coniugarle.

Il Natale non è una festa, è uno stato d’animo.

Non importa che sia un anno particolare e che probabilmente non potremo trascorrere delle festività dispensando baci e abbracci o organizzando grandi tavolate. Se lo spirito natalizio sarà intrinseco nei nostri cuori, il Natale è salvo. E così sarà!

Quando arriva dicembre tutto assume un aspetto diverso, un aspetto felice. È il periodo più bello dell’anno. Le strade si accendono di colori e profumi tipici, le orecchie si riempiono di canti a tema e le bocche di sorrisi, le case si scaldano con le luci degli alberi e presepi… e le nostre anime si riempiono di gioia.

Indubbiamente il periodo di festività che ci accingiamo a trascorrere quest’anno sarà caratterizzato anche da un po’ di nostalgia, ma lo spirito del Natale che si nasconde dentro ciascuno di noi ci farà sicuramente vivere le feste con quell’aurea di magia che si portano dietro.

Perché il Natale, prima ancora di essere un’occasione per stare insieme, bere, mangiare, scambiarsi i regali, è una festa inclusiva, una festa di tutti e per tutti nella misura in cui si riesca a percepirla come celebrazione di una nuova nascita, e quindi di una nuova speranza. Mai come quest’anno guardiamo al Natale come un atto di fiducia nel futuro che ci attende. E stavolta, sotto l’albero, rendiamoci conto che per ritenerci fortunati ed essere grati ci bastano davvero poche cose, quelle forse date per scontate negli anni passati a dispetto di un maglione, un cellulare, o un paio di scarpe nuove in più.

E forse questo Natale non ci saranno gli abbracci, i baci, e le strette di mano… ma quello che sicuramente non mancherà saranno i brindisi. Per “tozzare” i calici, da soli o in compagnia, da vicino o in video call, ogni momento è buono, e dicembre si presta a farlo già dal suo primo giorno.

Ognuno allora prediliga il vino più adatto a ritrovare, o celebrare, lo spirito natalizio. Quel vino che annusandolo e sorseggiandolo Io riporti a ricordi ed emozioni vissute che lo legano inevitabilmente al periodo delle feste regalandogli un caldo abbraccio in cui abbandonarsi sereno.

Io personalmente non potevo non iniziare il mio mese preferito con un “cavallo di razza” e per l’occasione ho scelto il Nobile di Montepulciano Docg 2012 CRU di “St. Ercolano” di Carpineto facente parte della Collezione dei Vini Degli Appodiati dell’Azienda, ovvero quei vini prodotti solo in grandi annate e provenienti da singoli vigneti con caratteristiche eccezionali in grado di esaltare ogni singola peculiarità di ogni microzona. 

Il CRU Appodiato Vino Nobile di Montepulciano DOGC St Ercolano proviene dal vigneto denominato appunto “St. Ercolano”, ubicato nello storico territorio di Montepulciano su un versante completamente esposto a Sud in lieve pendenza, dove si produce il Vino Nobile ad un’altitudine di 300-350 metri sul livello del mare con il sistema del cordone speronato bilaterale. 

L’annata, la 2012, è caratterizzata da vini di ottima qualità, dotati di una grande struttura ed elevata alcolicità, peculiarità che hanno permesso le produzioni di vini molto equilibrati ed eleganti, ottime espressioni territoriali e che si prestano a lunghi affinamenti.

Ed il Vino Nobile di Montepulciano “St. Ercolano” 2012 di Carpineto, infatti, prodotto con l’85% di uve Sangiovese e 15% di uve Cabernet Sauvignon e Merlot, è maturato per circa 12 mesi in barili di legno nuovo di piccola capacità, di rovere francese e americano, prima di essere imbottigliato in solo 2000 esemplari che affinano per oltre 45 mesi in locali interrati a temperatura naturale e costante.

Il colore è intensissimo di un rosso rubino vigoroso, molto complesso a naso sprigiona tantissime note che vanno dai sentori di frutta rossa matura, prugna, amarena, ribes nero, ad aromi speziati di pepe nero, cannella, vaniglia e liquirizia. Il sorso è pieno, avvolgente, deciso. Presenta un’acidità bilanciata sorretta da un’importante struttura data dal lungo affinamento in legno. Mantiene una certa freschezza nonostante la morbidezza e il corpo caldo dovuto ai suoi 14 gradi alcolici. L’astringenza dei tannini risulta equilibrata e la persistenza è decisamente lunga.

Per quanto riguarda gli abbinamenti gastronomici il Nobile “St. Ercolano” di Carpineto, che necessita di un’apertura anticipata di almeno un’ora, può essere un fedele compagno per grandi arrosti o per carni cotte alla brace, ma anche per bolliti e selvaggina. Sicuramente un compagno ideale per il pranzo di Natale, ma si presta benissimo anche come vino da meditazione, magari proprio per ritrovare un po’ di quello spirito natalizio che qualcuno ha perduto.

La bottiglia giusta, dunque, così come le occasioni per stapparla, si trovano sempre. E mai come in questo periodo di ricorrenze per farci coccolare dal vino ne abbiamo. L’anno sta per finire, confidiamo in un 2021 migliore senza mai abbassare la guardia sulle regole da rispettare, augurandoci che la magia del Natale porti un po’ di gioia e speranza nel cuore di tutti.

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