Cosa c’è di meglio di un bel minestrone di verdure fumante per riscaldare le fredde serate di gennaio? L’inverno dell’orto offre parecchia varietà di scelta: verza, rape, bietole, broccoli, porri, cavoli… più qualche patata, un po’ di sedano, gli odori e il condimento con olio extravergine di oliva. Il minestrone è “mutevole” per natura: a voi decidere come miscelare le verdure, sia per tipologia che per quantità. L’importante è che risulti piacevole e soddisfacente al palato. L’inverno, assieme alle verdure, si presta bene anche a un bel calice di vino. In questo caso meglio un rosso, di media struttura e buon corpo, capace di alleggerire la succulenza del minestrone col suo tannino, e che allo stesso tempo non copra troppo i sapori delicati delle verdure. La scelta potrebbe sicuramente cadere su un Chianti Classico o su un Sangiovese di Romagna, con la loro carica di bella acidità e piacevole freschezza che bilanciano un tannino arrotondato e discreto. Un altro consiglio potremmo, perché no, condurlo verso i vini rossi frizzanti: un Lambrusco metodo classico, un Gragnano della Penisola Sorrentina o un Barbera del Monferrato vecchia maniera, di quelli che si producevano (e si producono ancora) con le bollicine. Il tannino levigato, la freschezza e l’effervescenza non troppo invadente delle bollicine, asciugano perfettamente la bocca untuosa del minestrone, così da preparare il vostro palato al prossimo cucchiaio. Non siete amanti dei vini rossi? Non c’è problema: per voi ecco pronto in tavola uno Chardonnay toscano o un Soave del Veneto. Vini di grande freschezza, giusto corpo e non eccessiva sapidità, capaci di bilanciare con ottimi risultati la dolcezza delle verdure.