Sono tantissimi i salumi italiani che hanno avuto successo oltreoceano e che avrai sicuramente assaggiato sul tuo bagel o in un panino, ma ce n’è uno toscano di cui forse non hai ancora mai sentito parlare: il Lardo di Colonnata. Hai capito bene: si tratta del grasso, ma è considerato una vera prelibatezza del territorio e ha una lunga storia alle spalle. Il Lardo di Colonnata è diventato così popolare nell'antica Roma, quando i prigionieri venivano costretti a estrarre il marmo dalle cave di Carrara, quelle che hanno fornito la materia prima per grandi artisti come Michelangelo e molti altri del Rinascimento. Come puoi immaginare, un lavoro faticoso come questo faceva venir loro molta fame. E cosa si dava ai prigionieri per mantenerli in forze? Proprio così, il grasso: il loro pranzo tipico consisteva in lardo, pane, cipolla e vino. Com’è fatto il Lardo di Colonnata?Si tratta di un alimento italiano regolamentato e protetto, cui è stato assegnato il marchio IGP e ciò significa che deve essere prodotto secondo certe norme stabilite. I numerosi strati di grasso, alti circa 3cm, vengono estratti con cura, lasciati stagionare con sale, pepe, chiodi di garovano, rosmarino, aglio e alter spezie in cantine umidificate per almeno sei mesi. È grazie a questo processo di maturazione che il risultato è un trionfo di sapori. Quello che in antichità veniva considerato cibo per poveri ora è diventato una pregiata specialità italiana riconosciuta ufficialmente. Non è semplice trovarlo fuori dalla Toscana e, certamente, mangiarlo nella sua terra d’origine – la città di Colonnata – è un’esperienza indimenticabile. La prossima volta che vai in vacanza da quelle parti, non dimenticarti di assaggiare il meraviglioso lardo e abbinalo con un vino locale a base Sangiovese: promesso, non te ne pentirai!