La frutta d’estate in un calice: alla scoperta dei vini dolci italiani

Into the wine
La frutta d’estate in un calice: alla scoperta dei vini dolci italiani
Vini secchi, dolci, aromatici o liquorosi: l’Italia abbonda delle più svariate tipologie di nettare, molte delle quali affondano le loro radici nella tradizione secolare di ogni singola regione. I vini dolci, in particolare, godono di grande fama: ottenuti dall’appassimento di acini selezionati, conservano al loro interno tutti i profumi e i sapori di una sera d’estate. Vediamone alcuni.

 

Vinsanto toscano 
Uno dei vini dolci italiani più antichi, la cui storia si perde nella leggenda, quando nel 1348 si diceva che un frate francescano curasse la peste grazie a questo vino miracoloso. Santo, per l’appunto. Oggi sappiamo che questo meraviglioso nettare di certo non può curare patologie fisiche così gravi, ma è un vero toccasana per la mente e per l’animo: profumi di frutta fresca, gialla e rossa; frutta secca; sentori terziari di cuoio, cacao, caffè, vaniglia. Il Vinsanto di grande qualità è denso di sapori e sentori, per i quali non basterebbe una giornata intera nel descriverli. Un fine pasto perfetto, come vino da meditazione, o in abbinamento alla pasticceria secca e ad alcuni tipi di formaggi semi-stagionati. 

Passito di Pantelleria 
Dalla mandorla ai frutti di bosco, fino alle visciole e al ribes. Il Passito di Pantelleria riassume, nella bottiglia, i sapori tipici di una terra calda e intensa come la Sicilia. Ottenuto dalle uve Zibibbo, il Passito si ottiene dall’appassimento – per l’appunto – di acini selezionati e disposti su dei graticci in locali ampi che ne garantiscano la dovuta areazione. Assieme al Vinsanto, è uno dei vini italiani da meditazione più conosciuti e apprezzati al mondo. Perfetto anche in abbinamento ad alcuni tipi di formaggi erborinati. 

Ramandolo 
Dopo il centro e il sud Italia, eccoci approdare nel profondo Nord, nella zona di produzione vitivinicola più settentrionale del Friuli. È qui che possiamo bere il Ramandolo, vino dolce dallo spiccato colore giallo dorato e leggermente tannico. Un vino perfetto per bilanciare la sapidità dei salumi che in questa zona sono una vera eccellenza, come il prosciutto di San Daniele o il salame di Nimis. 

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