Grappe e acquaviti: alla scoperta dei distillati italiani

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Grappe e acquaviti: alla scoperta dei distillati italiani
Non di solo vino vive l’uva. Anche la grappa e l’acquavite vogliono la loro parte nell’eccellenza del panorama vitivinicolo italiano. Se infatti il vino si produce con il mosto d’uva e, nel caso dei rossi, con i pigmenti delle bucce, che fine fanno poi quelle vinacce utilizzate nella fase di fermentazione? Le buttiamo? Nemmeno per sogno! 

 

Le bucce d’uva (altrimenti dette, appunto, vinacce) vengono spesso utilizzate per il processo di distillazione da cui si otterrà poi la grappa. Prodotto nato nel profondo Nord italiano, fra il Trentino e il Friuli, poi “esportato” in tutta la Penisola. Tanto che ormai esistono grappe d’eccellenza prodotte anche al di fuori di queste regioni, come la Toscana o il Piemonte. Persino qualche regione del Sud Italia, più dedita alla produzione di liquori e infusi, sta sperimentando la distillazione delle vinacce. 

Ma che differenza c’è tra grappa e acquavite? Spesso vengono utilizzate come sinonimi, che però tali non sono. La grappa, infatti, come abbiamo visto è il prodotto della distillazione della buccia. L’acquavite d’uva viene invece prodotta grazie alla distillazione dell’intero grappolo (quindi anche degli zuccheri presenti nella polpa). Differenza da poco? Non proprio. L’acquavite avrà profumi e sapori più intensi, floreali e delicati, laddove la grappa conserverà caratteristiche di grande persistenza e robustezza. 

Il termine acquavite, infine, viene spesso utilizzato anche come termine generico per indicare la distillazione in sé. La grappa, in tal senso, è un’acquavite di vinacce; il brandy un’acquavite di vino; il whisky un’acquavite di cereali; il rum di canna da zucchero; la tequila d’agave, e così via. 

Il giusto grado di servizio? Intorno ai diciassette gradi. Qualcosa in più per le grappe e le acquaviti invecchiate e barricate. Il calice giusto è quello piccolo, a forma di tulipano, capace di esaltare aromi e profumi di un distillato che conta sempre più estimatori.

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