Dal Novello al Brunello: i vini per la tavola di novembre

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Dal Novello al Brunello: i vini per la tavola di novembre

Due vini che più diversi non si potrebbe: da un lato il vino Novello, giovane per definizione, scattante e beverino nella sua piacevole semplicità; dall’altra il Brunello di Montalcino, vino persistente e strutturato, vanto mondiale della viticoltura italiana. In mezzo: tutta una quantità di vini che potremmo consigliare per la tavola che, dall’autunno, volge verso l’inverno. 

Anzitutto, perché il Novello? Semplice: novembre è il suo periodo d’elezione. È a partire dal 30 ottobre di ogni anno che questa tipologia di vino può essere messa a scaffale, secondo quanto prescrivono le norme in materia vinicola. Parliamo dei grappoli d’uva raccolti appena un mese prima, sottoposti a un particolare tipo di fermentazione alcolica che ne accentua freschezza e colori. Il vino così ottenuto sarà così perfetto per quei piatti tipicamente invernali, come le castagne, i formaggi semistagionati, la frutta secca, che necessitano di un sorso pulito e fresco. 

La tavola di novembre è fatta però anche di tanto altro. È, ad esempio, il periodo della zucca. Una buona vellutata potrebbe essere bilanciata dal fresco nerbo di un Dogajolo Rosato, mentre qualcosa di più strutturato – come le tagliatelle zucca, salsiccia e castagne – potrebbe essere il perfetto compagno di viaggio di un Chianti Classico Riserva

E il Brunello del titolo? Beh: cosa c’è di meglio, con i primi freddi, di un pranzo a base di cacciagione? O di una bistecca fiorentina? Qualcosa, insomma, che riempia lo stomaco e lo spirito, in questi giorni in cui fa notte presto e le giornate si accorciano. 

Preferite i bianchi? Nessun problema! La tavola novembrina offre parecchie alternative. A partire dai primi piatti della tradizione, come i pici con le briciole di pane – antichissimo piatto della tradizione povera toscana – cui abbinare un bianco regionale, come il Vermentino. Dal Sud Italia provengono i piatti di struttura come la pasta e patate, ricca di amidi e proprio per questo degna di un sorso fresco, pulito e altrettanto “intenso”: provate, in questo caso, un Dogajolo Bianco. Molto difficile che ve ne pentiate!

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