Quando fa caldo, una bella bibita fresca non si nega a nessuno. L’estate richiama immagini di aperitivi in compagnia, magari sotto l’ombrellone o all’ombra di un patio di campagna. Qualunque sia il posto in cui vi immaginate, in compagnia della vostra dolce metà o degli amici, un bel calice di vino è l’ideale per rilassarvi e combattere l’arsura.
Chi l’ha detto, infatti, che d’estate bisogna rinunciare al vino perché troppo “caloroso”? Certo: ci rendiamo conto che un rosso da 15 gradi sia piuttosto difficile da associare alle calde giornate estive; ma esistono molte alternative per chi preferisce dare una rinfrescata al palato: bianchi, rosati e bollicine sono lì ad aspettarvi.
Partiamo proprio dai bianchi fermi, dove c’è l’imbarazzo della scelta. Uno dei vini più innovativi degli ultimi anni è sicuramente il Dogajolo bianco di Carpineto, blend di Chardonnay, Grechetto e Sauvignon Blanc, fresco, fruttato, delicatamente floreale, dagli spunti olfattivi quasi aromatici. Un calice perfetto per i vostri aperitivi in compagnia, da provare anche nella sua versione rosata.
Fra i bianchi freschi e di pronta beva troviamo piccole chicche come il Vermentino toscano – prodotto per lo più nella zona della Maremma – la Falanghina dei Campi Flegrei in Campania, l’Orvieto bianco in Umbria, il Pignoletto dei Colli Bolognesi in Emilia Romagna, fino ai grandi vini bianchi del Trentino, freschi e armoniosi nonostante gradazioni – a volte – non proprio bassissime (basti pensare al Gewürztraminer, che può raggiungere tranquillamente i 15 gradi e mezzo).
Preferite le bollicine? Come darvi torto! Estate e spumante è un binomio che non delude mai. Se amate i vini secchi non avrete che l’imbarazzo della scelta: lo Spumante Brut di Carpineto, perfetto con formaggi semi-stagionati o con i crudi di pesce; ma classiche bollicine della Franciacorta o della zona del Valdobbiadene – queste ultime pur meno “secche” per la carica semiaromatica delle uve – riempiranno con soddisfazioni i vostri calici.
Sui rosati la scelta è veramente ampia. Derubricati fin troppo spesso come vini di serie B, queste bottiglie riservano spesso molte sorprese, anche per il palato più smaliziato ed esperto. Il Brut Rosè di Carpineto ne è l’esempio plastico: prodotto originale, fresco e mai banale, nasconde una “complessità” d’assaggio ben sostenuta dalla sua grande bevibilità. Ai giovani sentori di fiori e frutta fresca si associa la punta aromatica del Traminer, che renderà la vostra estate ancora più piacevole.